«È necessaria una riforma complessiva della distribuzione dei flussi previdenziali.
Come ovviare al problema?
Oggi
Quali vantaggi avrebbe un sistema del genere?
Il lavoratore si troverebbe ad avere due vettori previdenziali con logiche diverse ma la stessa finalità. La pensione pubblica si rivaluterebbe sulla base del Pil, restando quindi ancorata all'economia reale; la posizione presso i fondi privati seguirebbe una gestione legata ai mercati finanziari; e la quota Tfr costituirebbe una difesa dall'inflazione. Il meccanismo semplifica le gestioni, riduce i costi e chiarisce una volta per tutte il ruolo dei fondi pensione come enti previdenziali.
Sono auspicabili anche altri interventi?
Sì: si potrebbe permettere al lavoratore di destinare l'otto per mille delle imposte alla previdenza integrativa. I fondi pensione, poi, dovrebbero essere più presenti nelle assemblee delle aziende quotate, per far valere il proprio ruolo di investitori e tutelare dinanzi al management aziendale gli interessi dei contribuenti.
di Andrea Curiat
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