Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha deciso: l'annunciata giornata dedicata alla previdenza si terrà il 17 maggio prossimo. Nella mattinata di quel martedì di primavera saranno concentrati alcini eventi: dalla presentazione del bilancio Inps al Parlamento alla relazione annuale della Covip, l'autorità di vigilanza sui fondi pensione. Nelle iniziali intenzioni, la giornata della previdenza – ribattezzata da Sacconi "Un giorno per il futuro" – doveva rappresentare l'occasione per una sensibilizzazione tra i lavoratori italiani ad una maggiore consapevolezza sul proprio destino previdenziale; e un invito ad aderire a forme di previdenza complementare capaci di compensare la progressiva riduzione di quelle di primo pilastro. Ma si sa, denari non ce n'è; per cui si procede con cautela. A muoversi con maggiore determinazione è invece Alberto Brambilla che sta organizzando per il 4 e 5 maggio prossimi presso Palazzo Mezzanotte a Milano (sede della Borsa italiana) la Giornata Nazionale della Previdenza, in cui gli enti e i fondi pensione incontreranno i loro iscritti, fornendo loro l'anagrafica della loro posizione previdenziale e la famosa "busta arancione" (che molti, ma non tutti, stanno preparando) con le stime prospettiche delle pensioni prossime venture. Nel frattempo, sul fronte governativo c'è solo la decisione di Sacconi, che attende di diventare evento anche fuori dall'aula dove il presidente dell'Inps illustrerà come d'abitudine l'andamento della gestione dell'Istituto nell'anno precedente, idem per ciò che farà il presidente della Covip. Fuori, nel frattempo, l'attenzione generale sarà attirata da altri eventi: qualcuno celebrerà la Giornata mondiale delle telecomunicazioni, altri la Giornata mondiale contro l'omofobia, alti ancora ricorderà i 202 anni dell'ordine di Napoleone I di annettere lo Stato Pontificio all'Impero Francese. E chissà che resti un pochino di spazio anche per pensare al proprio futuro.
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