Dopo la forma dei ministri Grilli e Fornero è arrivato anche l’imprimatur della Corte dei Conti per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. È il decreto attuativo del decreto legge n. 98 del 6 luglio 2011 che l’anno scorso ha affidato a Covip, commissione di vigilanza sui fondi pensione, la vigilanza sulle Casse previdenziali dei professionisti italiani. Si tratta del decreto (il primo di due attesi) che definisce le modalità di "referto" secondo cui Covip riferisce ai ministeri competenti, ossia l’Economia e il Welfare, che continueranno a fungere da Authority sull’attività di queste strutture previdenziali. A Covip, lo ricordiamo, è affidato l’incarico di tenere sotto controllo la composizione del patrimonio e le scelte investimento, lasciando alla valutazione dei dicasteri di riferimento le considerazioni sulla sostenibilità delle Casse (con la formula di rito "sentita la Covip"). Il decreto stabilisce gli elementi su cui la commissione guidata da Antonio Finocchiaro vigilerà e riferirà ai ministeri, prima con un controllo cartolare e poi ispettivo sulle Casse e su altri soggetti coinvolti come gestori e advisor.
Covip sta definendo lo schema analitico del patrimonio delle Casse, protagoniste negli anni recenti – lo ricordiamo – di investimento in strumenti finanziari opachi, inefficienti e costosi, che hanno spinto ad alcune indagini da parte della Procura di Roma, oltre a numerose interrogazioni parlamentari e proteste degli iscritti (come i lettori di "Plus24" sanno bene). Una decina gli ambiti patrimoniali sottoposti a osservazione, ciascuno riferito a una tipologia di asset differente: dagli immobili investiti direttamente, ai fondi immobiliari, alle azioni, titoli di Stato, fondi alternativi. Non mancano quesiti relativi a prodotti derivati e strutturati nell’ipotesi di lavoro. Sul tema Covip sta intrattenendo un dialogo con l’Adepp, l’associazione delle Casse, per acquisire eventuali osservazioni, com’è d’uso in modo analogo per i testi in consultazione. Una prima riunione si è svolta di recente presso la sede della Commissione, con la partecipazione anche dei rappresentanti dei ministeri coinvolti. Un dialogo che ha contribuito a lenire le resistenze di alcuni soggetti del mondo delle casse, restii a sottoporsi alla vigilanza di Covip. Le istruzioni operative saranno definite entro la fine del 2012. Nel frattempo si attende l’altro decreto attuativo del settore: il cosiddetto "703" delle Casse, quello che dovrà definire criteri e limiti di investimento di questi soggetti previdenziali e regolare gli eventuali conflitti di interesse. Decreto che dovrebbe essere emanato subito dopo quello che riforma l’attività dei fondi pensione. Quando? Dall’Economia dicono entro Natale.
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