Riformare la tassazione sul risparmio per alleggerire il lavoro: rottamando le battute

Materia delicata, quella della tassazione sul risparmio: il rischio, come detto in questo articolo:
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-02-23/dal-ritocco-tassazione-risparmio-bot-compresi-almeno-4-miliardi-gettito-piu-163205.shtml?uuid=ABVJray
è di segare il ramo su cui si è seduti. Visto che il risparmio è già “reddito meno tassazione” e che il calcolo è a somma zero se l’esattore della tassazione è lo stesso soggetto che emette il titolo. Non a caso quando si parla del Tesoro di un Paese si usano le maiuscole: materia da trattare con i guanti.
Ciò detto, rimodulare le aliquote non è un tabù, se si mette in campo un piano credibile per allentare allo stesso tempo la fiscalità sul lavoro – travasando aliquote e gettito -, visto che quella sulle attività produttive non può essere troppo più penalizzante di quella finanziaria. Proprio per questo è bene per prima cosa rottamare le dichiarazioni estemporanee.