Finocchiaro (Covip): “Il bilancio di un anno sprecato”

«Il bilancio del mio primo anno in Covip? Più che deluso sono amareggiato: non si è fatto nulla per aumentare le adesioni, ferme a 5 milioni di iscritti. Si poteva impiegare questo tempo per fare educazione previdenziale nelle scuole e attrezzare una campagna informativa con le parti sociali, preparatoria ad una fase di rilancio. E invece in questo è stato un anno sprecato. Certo, il momento non è facile per il paese». A 12 mesi dal suo arrivo alla presidenza della Commissione di vigilanza sui fondi pensione, Antonio Finocchiaro analizza la dura situazione economica nazionale. Per lui ci sono comunque margini di intervento per lo sviluppo della previdenza complementare: «A costo zero per il bilancio pubblico – precisa – perchè la ripresa sarà oscillante, come dice Mario Draghi. Tuttavia abbiamo sprecato l’occasione di seminare: dal Ministero dell’Istruzione attendiamo ancora risposte alla nostra richiesta di collaborazione di un anno fa».

Servono nuove leggi?

Non metto in discussione le strutture della previdenza complementare; ricordiamoci però che le leggi sono spesso frutto di mediazioni e con la normativa di secondo livello noi possiamo fare fine tuning. Ma serve un intervento autorevole per aumentare le coperture previdenziali, non si può riaprire un semestre di silenzio/assenso senza prepararlo con cura. Il primo passo è far sì

che i lavoratori sappiano a quanto ammonterà la loro pensione di primo pilastro.

Ci penserà l’Inps, a breve con la busta arancione…

Vedremo cosa dirà quella busta. Noi abbiamo imposto ai fondi l’obbligo da marzo di indicare l’ammontare della rendita di secondo pilastro. Ma il primo è più importante, soprattutto per i giovani che sono più lontani dalla quiescenza.

Cosa direbbe loro?

Che la previdenza complementare per loro è indispensabile. Consiglio loro di guardare il film Umberto D. di Vittorio De Sica: la storia di un docente universitario che in pensione diventa povero, tanto da mettersi a chiedere la carità davanti al Pantheon; disperato fino a tentare il suicidio. Lo guardino i ragazzi, quel film. E lo riguardino i loro genitori: perchè i loro figli, domani, non ci perdoneranno i rinvii di oggi.

Umberto D.

Tempo fa suggeriva di mettere il 10% dello stipendio alla previdenza complementare per 40 anni e ottenere il 15-18% dell’ultimo stipendio…

Il calcolo funziona per i dipendenti, non per gli autonomi che hanno percorsi professionali frammentati. I più giovani, poi, faticano a trovare un’occupazione stabile e nei prossimi 40 anni avranno accumulato contributi per 30. Poi c’è tutto il settore del pubblico impiego ancora quasi del tutto scoperto; idem per le piccole e medie imprese. Ma la vigilanza può solo proporre soluzioni a problemi, se investita di un incarico. Poi spetta al governo decidere qual è la migliore opzione.

In attesa di queste investiture, cosa state facendo?

Abbiamo aperto diversi tavoli con le organizzazioni datoriali e sindacali per avviare un’autoregolamentazione integrativa alle normative primaria e secondaria. Ci sono tre testi in consultazione, per semplificare procedure e far crescere cultura e informazione dei lavoratori, incrementiamo i controlli che è il nostro compito principale, sia cartolari, analizzando cioè la documentazione, che in sede.

E la riforma del decreto 703 sui criteri e limiti di investimento?

Siamo ancora indietro, stiamo lavorando al tema conflitti di interesse.

Il mandato del commissario Bruno Mangiatordi scade a marzo, a maggio con la proroga di 45 giorni? Da chi sarà sostituito?

Non lo so e non chiedo: sono cose che mi devono esser dette. Non credo che l’esecutivo abbia avviato la procedura per la nomina di un sostituto. Di sicuro non si farà in tempo entro la scadenza naturale del mandato: andremo avanti in quattro.

È soddisfatto delle performance dei fondi nel 2009?

C’è stato un recupero importante: i negoziali hanno fatto in media +8,5% e sono tornati sopra il livello ante 2008; gli aperti l’11% e i Pip legati a polizze unit linked il 16,5%, a fronte di un Tfr rivalutato di quasi il 2 per cento.

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