Fondi pensione: azzerato (o quasi) il rosso 2008

La meta è vicina e in molti casi già raggiunta: i fondi pensione hanno recuperato in tutto o in buona parte le perdite accusate nel corso del 2008, l’anno più nero per il sistema finanziario mondiale. Certo, si tratta di un dato medio e non è certo il caso di dare il via ai festeggiamenti. Ma è in ogni caso da sottolineare come un segnale importante che fa riconquistare fiducia a un sistema "sgambettato" sul nascere o quasi dalla crisi finanziaria più grave degli ultimi ottant’anni e che un anno fa aveva raggiunto il suo culmine.

I numeri

I dati quasi completi (all’indagine cui ha collaborato Assofondipensione, non hanno risposto Artifond, Marco Polo, Espero e Fondav) dicono che i fondi negoziali hanno guadagnato mediamente il 7,2% dal gennaio al settembre scorso. Un recupero, come sottolineato dal presidente della Covip Antonio Finocchiaro, che ha permesso al sistema di azzerare il rosso accumulato nel 2008 (-6,3%). Recuperi parziali sullo scorso anno – anche se più consistenti in questo – per gli aperti, saliti dell’8,5% e per i Pip che secondo l’autorità di vigilanza hanno guadagnato del 12%. Il dettaglio dei comparti di negoziali e aperti è disponibile su www.ilsole24ore.com; i dati sui Pip sono invece parziali e fermi al 30 giugno scorso.

Tfr battuto

 Nello stesso periodo la rivalutazione del trattamento di fine rapporto si è fermata all’1,45%, ben al di sotto dei fondi pensione che si sono così riscattati dalla sfida 2008 che li aveva visti sconfitti. Anche a 12 mesi il Tfr, col suo +1,43%, ha perso il confronto: con i negoziali saliti del 5% mentre gli aperti hanno guadagnato il 3,8%. Risultati meno soddifacenti a causa della dinamica dei mercati finanziari, scesi in misura rilevante nell’autunno e nell’inverno scorso, per poi recuperare violentemente a partire dal 10 marzo scorso. Le prime stime trovano conferma nel confronto tra le quote di settembre 2009 e quelle di dicembre 2007 di alcuni tra i maggiori fondi pensione negoziali: in questo intervallo di tempo Cometa registra per il suo comparto Reddito (quello con più aderenti) un rialzo dell’1,5% mentre Fonchim cresce dell’1,24% per il comparto Stabilità.

Benchmark

Un risultato positivo in senso assoluto. Ma quello relativo al benchmark? Per valutare l’efficienza della gestione è sempre il caso di confrontare le performance con gli indici di riferimento. Da inizio 2009 i gestori cui affidano i contributi i fondi negoziali hanno fatto meglio dei benchmark solo nel 33% dei casi; che diventano il 50% se si considerano le linee garantite, spesso a contenuto assicurativo. Da segnalare in ogni caso che nella sfida con i benchmark tre fondi hanno fatto l’en plein: Arco, Concreto e Solidarietà Veneto l’hanno battuto in ciascuno dei loro comparti.

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E il lungo termine?

Una valutazione attendibile sui fondi pensione si fa sul lungo periodo. Quanto lungo? In assenza di una regola aurea, siamo tornati a interpellare i fondi pensione dall’esperienza più lunga, per confrontare le posizioni dei loro aderenti più antichi con quella del "gemello" che avesse deciso di lasciare il trattamento di fine rapporto in azienda. Una scelta in ogni caso perdente, confrontata con l’adesione alla previdenza complementare. Ma ciò che balza all’occhio, è che anche nel breve termine la rivalutazione del Tfr è sempre inferiore a quella delle posizioni degli iscritti ai comparti bilanciati.

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