Finocchiaro (Covip): «Il 2009 non sarà certo migliore del 2008»

«Il 2008 non è stato incoraggiante, il 2009 non sarà certo migliore». Lo ha detto il presidente della Covip, Antonio Finocchiaro, riferendosi alle adesioni alle forme pensionistiche complementari, complessivamente salite del 7,2% nel 2008, ed ai rendimenti dei fondi pensione, scesi l'anno scorso dell'8,4% (contro il +1,4% del 2007), secondo i dati della stessa Commissione di vigilanza sul settore. Un risultato, è stato sottolineato nel corso di un convegno sulle pensioni, che certamente risente delle difficoltà economiche-finanziarie.  Tra gli obiettivi della Covip, Finocchiaro ha sottolineato l'importanza di «proteggere gli aderenti e di intensificare le attività di controllo cartolare ed ispettivo», che rappresenta un compito «fondamentale», insieme a quello di «analizzare la capacità dei fondi di gestire con equilibrio la loro esposizione ai rischi di mercato, tenendo conto della necessità previdenziale degli aderenti». Per il presidente della Covip è inoltre opportuno che si avvii un processo di accorpamento tra i fondi pensione con un numero di adesioni limitato: «Per esempio – ha indicato – se si sceglie come parametro quello dei mille aderenti, a fine 2007 tra i fondi preesistenti autonomi 209 su 294 risultavano con mille o meno iscritti; tra quelli interni, il numero si attestava a 131 su 139, così come nei fondi aperti (45 su 80)». Queste condizioni, ha sottolineato Finocchiaro, «non sono sufficienti per consentire scelte di investimento efficaci e costi di gestione contenuti».