Slitta al 2010 il debutto della “bussola previdenziale”

La Covip, Commissione di vigilanza sui fondi pensione, ha di fatto rinviato al 2010 l’obbligo per le forme pensionistiche di inviare a ciascun aderente il «Progetto esemplificativo personalizzato»; concedendo ai vigilati la possibilità in ogni caso di fornire l’indicazione secondo i criteri fissati nella circolare del 22 gennaio 2008.

Il «Progetto esemplificativo» è la comunicazione periodica annuale con cui il fondo fornisce all’iscritto una stima di quanto percepirà come pensione complementare. Con la circolare 1272 del 24 febbraio 2009, la Covip «consente a che l’invio delle stime personalizzate rivesta carattere facoltativo». Nessun riferimento e dunque nessuna variazione è in programma per quanto riguarda il «Progetto standardizzato» e i motori di calcolo presenti sui siti web dei fondi e che consentano all’aderente di calcolarsi la propria pensione futura. Proprio alla fine del prossimo marzo i fondi pensione sarebbero stati chiamati a inviare agli aderenti la prima "bussola previdenziale" personalizzata. E l’avvicinarsi di questa incombenza ha spinto alcune strutture, singolarmente e tramite le loro associazioni, a manifestare alla Covip le difficoltà di introduzione di questa novità, chiedendone in sostanza un rinvio. Accogliendo queste richieste il presidente della Covip, Antonio Finocchiaro, li ha in ogni caso invitati «a richiamare l’attenzione dell’aderente sull’importanza di acquisire consapevolezza sulla possibile evoluzione della propria posizione individuale». Il progetto esemplificativo, o bussola previdenziale, è il corrispettivo della cosiddetta "busta gialla" che i lavoratori svedesi ricevono ogni anno o delle Statutory Money Purchase Illustrations, spedite agli iscritti ai fondi pensione britannici. Consiste in un calcolo delle rendite future sulla base del flusso contributivo degli iscritti (il Tfr, l’eventuale versamento volontario cui si aggiunge il contributo datoriale), stimandone la rivalutazione annua e convertendo in rendita il montante accumulato all’età della pensione. Proprio sugli obiettivi del progetto esemplificativo e sui tassi di rivalutazione annua stimati si era incagliata la definizione del progetto esemplificativo, nella fase di elaborazione chiusasi circa un anno fa. I sindacati temevano che la stima prospettica venisse interpretata come promessa garantita dagli aderenti; mentre una certa perplessità aveva sollevato la stima prospettiva di rendimento del 2% annuo al netto dell’inflazione per le obbligazioni e del 4% per le azioni. Stime messe in discussione alla luce dell’attuale crisi finanziaria: è tema di discussione a livello internazionale l’effettiva validità dell’assioma che vede le azioni premianti nel lungo termine rispetto alle obbligazioni; con conseguenze per le scelte di investimento di investitori istituzionali di lungo termine come i fondi pensione. Si tratterà ora di capire quale fondo pensione fornirà ai propri iscritti il progetto personalizzato, sulla base di quelle stime di rendimento.