Rallenta la crescita dei fondi pensione aperti nel 2008. Rispetto al 2007, anno clou della riforma del trattamento di fine rapporto, si registra un aumento del numero di iscritti, della raccolta netta e dunque del patrimonio dei fondi; ma rispetto all’anno precedente i tassi di incremento sono meno brillanti. Secondo i dati diffusi ieri da Assogestioni, gli aderenti ai fondi pensione aperti sono al 31/12 scorso 847.884 (al lordo delle duplicazioni, i dati Covip riferiscono di 793.726 iscritti unici), contro i 780mila di fine 2007, con un incremento dunque pari all'8,7%. Il patrimonio invece è cresciuto nel corso del 2008 a quota 4,66 miliardi di euro, contro i 4,30 dello scorso anno. Nonostante la crisi finanziaria che si è abbattuta sui mercati soprattutto dopo l’estate scorsa, il sistema fondi aperto ha raccolto nel corso del 2008 1,04 miliardi di euro. Ancora più eclatante il fatto che i comparti che hanno raccolto la quota più rilevante della raccolta sono proprio quelli azionari: qui ha aderito nel quarto trimestre del 2008 il 19,6% degli iscritti e qui è andato il 25,9% della raccolta netta. Segno, forse, che chi ha abbracciato le pensioni di scorta lo scorso anno ha colto l’obiettivo di lungo termine dello strumento. Un dato che può essere considerato però in contrasto con quello relativo all’età media degli aderenti: se nel corso del 2007 si era assistito ad un aumento della quota di giovani nella platea degli iscritti, il 2008 ha fatto registrare tassi di adesione in crescita dai 40 anni in su, sia per le donne che per gli uomini. La crescita, in ogni caso c’è, anche se il passo è analogo a quello pre-riforma. La riforma, se aveva premiato inizialmente i fondi di categoria, ha visto nel 2008 protagonisti le forme individuali. Secondo quanto riferisce Covip, infatti, i fondi di categoria o negoziali hanno rallentato i tassi di adesione (+3,3 contro il +50% dell’anno prima),a fronte di una riscossa degli aperti (+6,2%) e dei piani individuali pensionistici (+44,4%). Rispetto al 2007 è rimasto invece stabile il rapporto tra nuove adesioni collettive (il 29% del totale) rispetto a quelle individuali. Se dunque non si allarga più di tanto la platea degli iscritti, si fa evidente la concorrenza tra forme previdenziali: Assogestioni fa sapere che nel corso del 2008 il 18,6% del patrimonio è stato trasferito da altri fondi pensione; e tenendo conto che circa la metà della raccolta netta viene da lavoratori dipendenti che conferiscono il Tfr (quasi la totalità di quel 18,6%), ne consegue che quasi 2 nuovi iscritti su 5 è sottratto alla concorrenza. Per quanto riguarda invece la classifica di mercato, il gruppo Intesa Sanpaolo resta in testa, grazie al marchio Eurizon Vita, mentre si registra la contrazione di iscritti per Intesa Previdenza Sim (a 114mila dai 117mila 2007). Nella graduatoria sale Arca passando da 107mila a 121mila adesioni, mentre sono stabili Axa-Mps a 73mila iscritti e Allianz (da 59mila a 61mila unità). Il gruppo Generali passa da 63mila a 70mila aderenti mentre Pioneer sale da 35mila a 39mila aderenti.
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