Tanti i Pip, con il Tfr solo 158mila

Quanti sono i lavoratori che hanno scelto una polizza previdenziale per la loro pensione di scorta nel corso del 2007? L’«attacco» di questo articolo è pronto da un anno, peccato che nel frattempo non sia stato possibile realizzare un meccanismo di analisi tale da poter dare una risposta univoca sull’argomento.

Il numero di iscritti ai Pip registrati da Covip nel 2006 era di 959mila; un numero che scende a 800mila nel corso dell’anno passato. A questi vecchi Pip si sono aggiunti nel corso del 2007, le adesioni ai prodotti in linea con la riforma 252/2005: circa 300mila unità. Ma poco più della metà di loro è composta da lavoratori dipendenti che hanno affidato allo strumento previdenziale anche il trattamento di fine rapporto maturando. Il che significa che 141mila vecchi iscritti a vecchi Pip hanno abbandonato quei prodotti. Ma per avere nu quadro comlpeto del sistema, sarà inevitabile attendere la relazione annuale Covip, oltre alle indicazioni Isvap, che continua a vigilare sui vecchi Pip.
In questo turbine di numeri, quale compagnia è stata più attiva nel 2007? Generali e Allianz, leader del settore assicurativo, hanno diversificato la propria offerta tra Pip e fondi pensione aperti (vedi «Plus24» del 19/1/2007); come d’altronde accaduto a Reale Mutua. Poste Vita ha incassato 3.500 iscrizioni con conferimento del trattamento di fine rapporto, su un totale di 29mila adesioni di lavoratori dipendenti, EurizonVita ne ha realizzati 2.894, mentre Reale Mutua solo 30. Il dato al 30/9 di Ergo Previdenza riferisce che di soli 218 lavoratori che hanno affidato la propria liquidazione allo strumento previdenziale (in tutto 60.726,69 euro) su un totale di oltre 100mila nuove adesioni. Diverso il discorso di Mediolanum : degli oltre centomila iscrizioni raccolte nel 2007 dalla compagnia di Ennio Doris, oltre il 98% è rappresentato da vecchi Pip riconvertiti secondo i criteri della 252/2005, ossia la riforma Maroni.
Le polizze previdenziali nate prima della riforma Maroni erano caratterizzate da alti caricamenti nelle prime rate, fin oltre il 90% del totale delle commissioni previste per tutta la durata del prodotto. La nuova normativa ha imposto alle compagnie di ridurre entro limiti fisiologici questi costi, in modo da garantire la portabilità delle posizioni previdenziali dei lavoratori. E le stesse compagnie hanno dovuto riformare i propri prodotti per ottenere l’autorizzazione alla raccolta da parte dell’Autorità di vigilanza: quella Covip che su questa materia ha rilevato le competenze dell’Isvap. «Quello che stanno facendo le compagnie è un’opera meritoria – dice Luigi Scimìa, presidente della Covip – talvolta anche contro i propri interessi. Da parte nostra auspichiamo che tutte le "vecchie" polizze vengano riconvertite in nuove, consentendo a chi aveva sottoscritto questi prodotti in passato i medesimi vantaggi di chi ha aderito ai nuovi, in particolare la portabilità». Recentemente la stessa Agenzia per le Entrate ha espresso parere favorevole all’estensione ai vecchi Pip delle agevolazioni fiscali previste per i prodotti nati ed autorizzati nel corso del 2007; in particolare il limite di deducibilità fino a 5164,57 euro per i versamenti volontari, oltre al contributo datoriale (non sui versamenti del Tfr). Una decisione su cui sia Covip che il Ministero del Lavoro avevano espresso parere positivo. Il responso delle Entrate era giunto a ridosso del Natale, praticamente alla fine del tempo utile per decidere puntando all’agevolazione fiscale.
Con il dato sulla raccolta dei Pip si chiude questa prima stima dell’operazione "smobilizzo" Tfr: gli iscritti a fondi pensione negoziali sono 1,87 milioni, pari al 23% del bacino potenziale. Aggiungendo gli aperti, i preesistenti e le polizze il numero degli iscritti sale a – fine 2007 – 2,93 milioni, mentre il bacino potenziale sale all’incirca al 33%, contro il 40 atteso dall’Esecutivo. Poco? Tanto? La discussione ri-comincia ora: per conquistare quella metà degli scettici, che secondo i sondaggi è disponibilie ad aderire e che ha rinviato la scelta.