Risparmio, libertà di scelta (e anche di errore) o decisioni automatiche?

La libertà di scelta è un valore davvero da preservare anche in ambito finanziario? La limitatezza dei processi decisionali degli individui, al centro degli studi del recente premio Nobel per l’Economia Richard Thaler, ha smontato questo totem, mettendo in guardia i regulator sulle capacità degli individui di compiere la scelta migliore per le proprie esigenze. Di questo si occupa “Do people really want freedom of choice?” (“La gente vuole davvero libertà di scelta?”), l’indagine di Netspar, think tank previdenziale olandese, realizzata in un panel di lavoratori olandesi in relazione al loro rapporto con i fondi pensione.
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Le riforme pensionistiche pongono sempre più di frequente in capo a singoli scelte che determinano – nel bene e nel male – la costituzione di una pensione adeguata alle esigenze individuali. Visti i numerosi rischi di sbagliare, non è forse il caso di semplificare le scelte e indirizzarle verso le opzioni migliori di default? Il sondaggio realizzato mostra come solo una minoranza degli iscritti agli strumenti di previdenza complementare – tra il 14 e il 26% – consideri la libertà di scelta individuale un valore importante, mentre la maggioranza preferisca delegare al fondo pensione le scelte di investimento e gestione del rischio.
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Da sottolineare che in quella minoranza che ritiene la libertà decisionale un valore fondamentale, prevalgono i più critici nei confronti del sistema finanziario e previdenziale: circostanza comprensibile, all’evidenza empirica delle vicende finanziarie, ma che obbliga gli economisti a rivedere i proprio modelli e le parallele determinazioni normative. Mifid2, ad esempio, aiuterà davvero a tutelare risparmiatori e investitori grazie all’esplicitazione dei costi riconosciuti agli intermediari? Sarebbe bello che così fosse, ma mi permetto di dubitarne. Automatismi e consapevolezza nelle scelte finanziarie e previdenziali vanno dosati in un mix che innalzi il livello di preparazione degli individui: aiutandoli ma senza impigrirli.