La percezione dei rischi più rilevanti per coinvolgimento personale è un terreno di analisi molto interessante dal punto di vista psicologico e finanziario: salute e pensione, in particolare, occupano un ruolo cardine nel percorso esistenziale di ciascuno di noi e le sfide che la contemporaneità pone di fronte ci spingono a: 1) prendere coscienza della loro dinamica 2) decidere cosa fare in termini di allocazione del proprio denaro per mettere al sicuro entrambi i pilastri del nostro welfare personale e familiare.
Ci aiuta in questo senso la quinta edizione dell’indagine Mefop, che analizza il rapporto degli italiani nei confronti di fondi sanitari e fondi pensione. Un’indagine corposa (mille domande a un campione Cati realizzate da Ipsos), che dettaglia le ragioni delle scelte, delle non scelte, dei rinvii e anche della disaffezione di chi rimpiange il tempo passato, quando era lo Stato a farsi carico di tutte queste incombenze. Stiamo parlando di percezione, lo sottolineo, che offre una rappresentazione talvolta troppo allarmistica e altre poco allarmistica delle necessità presenti e future.
Colpisce infatti come rispetto all’ultima indagine di tre anni fa la preoccupazione di percepire pensioni inadeguate sia in sensibile calo tra gli italiani, da 27 su cento a 21; parallelamente scende in modo ancor più vistosa dal 31 al 24% la paura di perdere il lavoro, anche perchè purtroppo è una realtà per un numero crescente di italiani.Pare invece dilagare la preoccupazione per la salute, ritenuta prioritaria per il 28% degli intervistati dall’11% dell’ultima rilevazione. Ciò nonostante non si assista ad eventi esterni (epidemie) in grado di modificare il reale stato di salute degli italiani. Cambia, quella sì, la percezione sulla copertura offerta dal sistema sanitario, effetto di un lungo processo di riduzione delle coperture pubbliche, che tuttavia non ha fatto registrare sensibili crolli nel recente periodo.
E se cala dal 31 al 22% la quota di chi ha in animo di aderire alla previdenza complementare, sale all’86% la quota di chi ritiene che i fondi sanitari siano uno strumento necessario per avere una copertura sanitaria adeguata. Insomma, si potrebbe dire che gli allarmi del passato sulla previdenza presumibilmente hanno ottenuto forse il massimo risultato possibile tra la platea di riferimento, mentre sul fronte della salute molto c’è ancora da fare. Resta il nodo dei costi: l’indagine Ipsos per Mefop rileva come tre italiani su 4 considerano ancora troppo costosi i fondi sanitari. Che offrono una copertura sul presente, mentre quelli previdenziali si occupano di futuro: materia difficile da comprendere per i miopi.