Decidere dei propri soldi in fase di incertezza (Com’è finito il gioco)

Com’è andato a finire il gioco della scorsa settimana? Chi ha indovinato il numero pari ai due terzi della media dei numeri indicati da tutti i giocatori? Prima, un appunto sullo storno azionario. I prezzi erano eccessivi? E ora lo sono di meno? E’ l’inizio di una lunga fase di ribassi dopo 51 mesi di rialzi continui oppure è solo una pausa di riflessione? Per rispondere bisognerà sapere di più sulla paventata svolta della Fed sul quantitative easing, sugli aggiustamenti alla Abenomics, sulle deroghe possibili al patto di stabilità europeo.

Sessant’anni di focus sul risk management, da Markowitz in poi, hanno affinato le strategie di risk management esasperando i trend, al rialzo come al ribasso, portando Wall Street sopra i picchi del 2000. Hanno contribuito ricette come quelle di Robert Brown, capo della divisione investimenti globali di Tower Watson: l’advisor consiglia gli istituzionali sulle mosse anche repentine dei loro portafogli, pieni di titoli detenuti con strategie di lungo termine. Ciò ha sostenuto i mercati più di quanto atteso.

Perché secondo Brown il focus di questi investitori è il controllo del rischio e il rischio azionario si presta ad essere gestito meglio di altri asset, bond in particolare. Ora sono pronti a invertire rapidamente la rotta. Di certo non esiste il prezzo giusto, si tratta di confrontarsi con quello che convenzionalmente fotografano i mercati cercando di trarne profitto con strategie coerenti alle proprie esigenze. Chi oggi deve scegliere se vendere comprare o mantenere invariato il proprio portafoglio si trova nella stessa condizione di chi ha partecipato al semplice gioco di Plus24.

Chi ha vinto?: Mario D’Alessio, Giorgio Zorat e Angelo Visconti, che più si sono avvicinati indicando 20 al numero corretto 22,8. Interessante notare che Visconti aveva indicato proprio 22 ma poi ha corretto a 20 “pesando” gli assunti di base, ossia che gli altri avrebbero indicato 33 e il 22 che ne è i due terzi. Il perché non è chiaro, le scelte sono un mix di istinto e razionalità. In definitiva si è portati a scegliere un numero che tende sempre più in basso, per via del fattore “due/terzi”: con molti giocatori e tempo adeguato per decidere si sarà portati a indicare un numero vicino a uno. Che è la cifra indicata da due lettori; uno di loro confessa nella mail di conoscere già il gioco. In realtà conosce la versione in cui si richiede il numero “giusto”, 1 appunto, cosa diversa da indicare il numero pari ai due terzi della media, come richiesto settimana scorsa. Overconfidence e una cattiva interpretazione del contesto hanno portato fuori strada il lettore. Chissà quali sono le sue scelte oggi sui mercati.