Pronto il bando per le rendite dei negoziali

L’unione fa la forza. E fa economie di scala, che si traducono in costi più bassi, servizi migliori, offerti da soggetti più quotati. Per questo motivo alcuni fondi pensione negoziali hanno deciso di consorziarsi per definire un bando congiunto per l’erogazione delle rendite, obiettivo prìncipe di una forma pensionistica complementare.

A guidare l’operazione Assofondipensione, l’associazione dei fondi di categoria presieduta da Alberto Bombassei e coordinata da Maurizio Agazzi. Ottenuto il via libera dell’Antitrust (vedi anche «Plus24» del 5 aprile scorso), l’associazione sta raccogliendo le ultime adesioni. Quindici sono già pervenute tra i negoziali che ancora non avevano stipulato singolarmente una convenzione con una compagnia.

CHI C’E’ E CHI NO

Tra questi ultimi Fon.Te, Byblos e Previambiente, che si sono recentemente aggiunti a Cometa, Quadri e Capi Fiat, Solidarietà Veneto, FondoSanità (ex FondoDentisti) e Previvolo. Gli altri hanno tempo fino al 31 maggio per decidere se unirsi a chi è già in lista. Per farlo, i Cda dei fondi pensione devono approvare il bando e il questionario rivolto alle compagnie assicurative concorrenti. L’estratto del bando verrà poi pubblicato entro il 6 giugno prossimo sul «Sole 24 Ore» e sul «Financial Times». Le offerte delle imprese candidate a garantire le rendite degli iscritti ai negoziali, dovranno pervenire entro il 30 giugno prossimo. La commissione coordinata da Assofondipensione, cui partecipa un rappresentante per ciascun fondo che partecipa all’operazione, sceglierà entro il 15 luglio la compagnia cui per dieci anni sarà affidato il compito di erogare le prestazioni di rendita, a chi raggiungerà i requisiti richiesti.

IL BANDO

Mefop, advisor dell’operazione, sta dando gli ultimi ritocchi alla versione definitiva del bando che verrà sottoposto all’attenzione dei singoli fondi la prossima settimana. Qui i negoziali hanno messo nero su bianco le proprie richieste: il vincitore della gara deve poter erogare un vitalizio immediato, una rendita reversibile, una rendita certa per 5 o per 10 anni e successivamente un vitalizio sulla vita residua e infine anche una controassicurazione: in caso di premorienza del pensionato, il montante residuo della sua posizione va ai beneficiari. Il contratto prevede anche una copertura long term care, che cautela i beneficiari dal rischio della non autosufficienza per ragioni di salute.

Coperture, le ultime due, assenti nelle convenzioni dei fondi che hanno già stipulato una convenzione per le rendite: e che proprio per questo potranno aggregarsi all’operazione, solo per queste prestazioni. Tra le altre richieste imprescindibili per i fondi di categoria che aderiranno all’iniziativa di Assofondipensione, l’indicazione di un tasso tecnico e di un tasso di interesse garantito pari almeno al 2,25% e quella di esprimere i caricamenti iniziali solo in termini percentuali del premio.

IL CALCOLO

Posti i requisiti di base, alla compagnia che si aggiudicherà la gara, verrà lasciata mano più libera sui criteri da utilizzare per il calcolo della rendita: non sarà cioè richiesta l’adozione delle tavole demografiche Ips55 invece delle meno aggiornate Rgs48 ma maggiormente premianti per l’assicurato (stimando una vita media inferiore, dividono il montante per un numero inferiore, calcolando una rendita maggiore). La compagnia sarà libera di adottare la base demografica preferita (purchè non preveda meccanismo di age shifting, ossia calcoli le generazioni in base a stime); ma l’utilizzo di una o dell’altra varrà valutata contestualmente ad altri indicatori; qualora presente, l’a[]liquota di retrocessione ad esempio dovrà essere pari ad almeno il 94% del rendimento della gestione separata, con uno quota fissa massima di rendimento trattenuto pari allo 0,6 per cento. Sono ammessse alla gara le compagnie dovranno con un rating S&P non inferiore ad A meno, che abbiano raccolto almeno 100 milioni di euro nel 2007 e con un indice di solvibilità pari ad almeno 140. Per come è definito il bando, non è prevista l’aggregazione successiva di altri fondi pensione, dal momento che la compagnia incaricata deve compiere il calcolo attuariale in base agli iscritti attuali dei fondi aderenti.