Cometa licenzia due gestori per conflitto di interesse con la banca depositaria

La raccomandata di Cometa porta la data del 28 dicembre scorso e comunica ad Eurizon e a Epsilon la revoca del mandato affidato loro nel 2005 per la gestione rispettivamente del 20 e del 10% degli attivi del Comparto Reddito (2,55 miliardi di patrimonio e 230mila iscritti). A motivare la decisione del fondo negoziale dei metalmeccanici, il conflitto di interessi tra i gestori del gruppo Intesa Sanpaolo e le attività di banca depositaria di Mps , ora sotto il controllo dell’istituto di credito guidato da Corrado Passera. Nel bando per l’assegnazione del mandato di gestione, infatti, era specificata l’incompatibilità delle due attività all’interno di uno stesso gruppo bancario. E così, dopo mesi in cui sono intercorsi tra il fondo e la banca contatti più o meno informali per sciogliere il nodo, Cometa ha preso l’iniziativa di reciderlo, eliminando così la compresenza di un servizio di controllo e quello di gestione all’interno di un medesimo istituto di credito.

La raccomandata di Cometa porta la data del 28 dicembre scorso e comunica ad Eurizon e a Epsilon la revoca del mandato affidato loro nel 2005 per la gestione rispettivamente del 20 e del 10% degli attivi del Comparto Reddito (2,55 miliardi di patrimonio e 230mila iscritti). A motivare la decisione del fondo negoziale dei metalmeccanici, il conflitto di interessi tra i gestori del gruppo Intesa Sanpaolo e le attività di banca depositaria di Mps , ora sotto il controllo dell’istituto di credito guidato da Corrado Passera. Nel bando per l’assegnazione del mandato di gestione, infatti, era specificata l’incompatibilità delle due attività all’interno di uno stesso gruppo bancario. E così, dopo mesi in cui sono intercorsi tra il fondo e la banca contatti più o meno informali per sciogliere il nodo, Cometa ha preso l’iniziativa di reciderlo, eliminando così la compresenza di un servizio di controllo e quello di gestione all’interno di un medesimo istituto di credito.
Ad originare la conflittualità dei ruoli di controllore e di controllato, la cessione a Intesa Sanpaolo del ramo d’azienda che svolge il servizio di banca depositaria di Banca Monte dei Paschi di Siena (anche per conto di Cometa): attività di back office e custodia titoli e strumenti finanziari (27,1 miliardi di euro di portafoglio al 31/12/2006) ceduti in cambio di 196,2 milioni dal l’istituto senese nell’ambito dell’accordo per il controllo di Biverbanca; attività decisamente più strategica per Rocca Salimbeni, se confrontata con il business più standardizzato e meno remunerativo di quello di banca depositaria, che fruttava a Mps circa 17 milioni di euro annui di risultato. Uniti nel rifiuto ma divisi nelle circostanze: Epsilon, pur nascendo all’interno di Banca Intesa, è rientrato solo nel dicembre scorso nel controllo di Intesa Sanpaolo, dopo un periodo sotto il controllo di Caam, società di gestione del risparmio del gruppo Crédit Agricole, azionista dell’istituto guidato da Corrado Passera. I due gestori, in ogni caso, perdono così un cliente importante: Cometa è infatti il primo fondo negoziale per numero di iscritti, oltre 470mila, e per patrimonio, circa 3,2 miliardi di euro.
E per quanto le commissioni siano in linea o sotto la media di mercato (lo 0,10% del patrimonio affidato) la consistenza delle masse ha pochi eguali nel panorama delle gestioni istituzionali italiane e per questo rende appetibile la relazione con il fondo dei metalmeccanici: ad Eurizon, infatti, erano stati affidati 550 milioni di euro del Comparto Reddito, ad Epsilon 250. Attivi che contestualmente Cometa ha deciso di redistribuire tra gli altri gestori già operativi sul Comparto Reddito: Axa , Bnp Paribas , Pioneer e Allianz . E ad un aumento delle masse affidate corrisponde una diminuzione delle commissioni.
Con questa mossa il presidente del fondo Pierluigi Ceccardi intende affermare una politica volta in particolar modo a contenere le spese: spronando, inoltre, i gestori a ottenere rendimenti (più) soddisfacenti. Il taglio delle commissioni ai gestori non garantisce tuttavia rendimenti maggiori: da anni è aperto il dibattito sull’esiguità delle fee riconosciute dagli istituzionali italiani a chi é chiamato a far fruttare i contributi dei lavoratori.
Il fondo dei metalmeccanici non è nuovo a interventi d’imperio sui gestori: già nel 2001 Cometa aveva sostituito Invesco con Abn Amro , appena un anno dopo l’avvio del mandato. E più recentemente l’esposizione in corporate bond sul Comparto Monetario Plus (gestito da Generali ) che la scorsa estate aveva fatto scendere seppur di poco il valore della quota – per effetto della crisi subprime – aveva spinto il fondo ad intervenire sul gestore e sulle sue scelte di investimento. Problemi, d’altronde, condivisi con altri comparti di fondi negoziali come quello di Fonchim gestito da Rothschild , e da Fopen (Dws ).
La mossa di Cometa potrebbe essere solo la prima di questo genere, a causa delle rilevanti quote di mercato delle attività di banca depositaria rappresentate da Mps e Intesa. Che inevitabilmente si intrecciano con i mandati affidati ad Eurizon, il primo gestore per numero di mandati e attivi in gestione.

  • ivan |

    i metalmeccanici i soldi li sudano , cometa tutelaci dalle banche succhiasangue ….grazie

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