La crisi dei mercati finanziari ha avuto conseguenze anche sui rendimenti dei fondi pensione. Per la prima volta dopo dieci anni il Government Pension Fund norvegese, il fondo sovrano che vanta il più ingente patrimonio al mondo (257 miliardi di euro), non è riuscito a battere il benchmark, fissato dal Ministero delle Finanze di Oslo. Il 2007 si è chiuso infatti con un + 4,3% contro un 4,52% dell’indice di riferimento. Nel Regno Unito sta verificando le ultime stime Bt, fondo che attraverso il gestore Hermes Pensions Management interviene attivamente su governance e remunerazione dei titoli in cui investe. nel 2006 aveva realizzato un +12,7%, contro un benchmark dell’11,3%, corollario di un rendimento medio annuo di dieci anni pari al 9,3%, contro un benchmark del l’8,9%. Poco più a nord si registra un certo disappunto per i rendimenti 2007 dei fondi pensione scozzesi: cresciuti in media del 5,41% contro un 9,17% del 2006. E in Italia? I dati diffusi recentemente da Covip parlano di un +2,1% medio per i fondi negoziali e di un – 0,4% per i fondi pensione aperti; con "picchi" del 2,4% per le linee bilanciate dei fondi negoziali. Per la Covip e per i sindacati questi risultati non hanno destato grande perplessità. Tanto che hanno deciso di rallentare l’iter di riforma del cosiddetto decreto 703, che regola i criteri e i limiti di investimento dei fondi pensione, come si racconta su Plus24, sabato in edicola. Cosa ne pensate?Lasciate un commento sul blog.
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