Risparmiare per il futuro dei propri figli, pagando un po’ meno tasse oggi. È questa l’opportunità su cui potranno contare presto anche gli iscritti a Cometa, il fondo pensione dei metalmeccanici (450mila iscritti, 5,6 miliardi di euro al 31/12/2010). Il consiglio d’amministrazione, infatti, si prepara a riformare lo statuto del fondo per consentire l’iscrizione dei familiari a carico dei titolari di una posizione in Cometa. Già da anni la Covip, commissione di vigilanza sui fondi pensione, consente alle forme pensionistiche complementari di estendere queste coperture anche ai familiari, in genere i figli. Con la sua decisione Cometa si aggiunge alla lista dei fondi pensione di categoria che già permettono la possibilità di far aderire i figli e gli altri parenti non autonomi dal punto di vista fiscale: da Previmoda a Fon.Te, da Mediafond a Quadri e Capi Fiat, da Arco a Laborfonds; altri fondi negoziali hanno allo studio questa opportunità, mentre le forme aperte e i Pip già prevedono questa opportunità.
I vantaggi di utilizzare i fondi pensione come strumento di risparmio sono duplici: i bassi costi e la flessibilità delle linee di investimento li fanno preferire a strumenti finanziari marketing oriented, pensati cioè per il risparmio dei giovani ma aggravati da costi spesso poco trasparenti e con strategie di lungo termine poco flessibili. Ma l’incentivo maggiore è il fiscale: il genitore può infatti dedurre fiscalmente i contributi previdenziali a vantaggio del familiare a carico, fino a 5164,57 euro, cumulativo per le due posizioni. I contributi volontari del lavoratore (escludendo cioè il Tfr che non può essere dedotto) assommati a quelli del familiare a carico abbassano l’imponibile del lavoratore stesso, fino a un massimo di 5164,57 euro l’anno.
Aderire a un fondo pensione, in definitiva, fa pagare meno tasse anche se – bisogna dirlo – si tratta della possibilità di scendere di un’aliquota o poco più; ciononostante resta un’opportunità da non trascurare. Tra gli svantaggi dell’adesione di un familiare a carico c’è la durata della sottoscrizione: i fondi pensione servono a costruire un secondo pilastro previdenziale, non si può entrare e uscire a piacimento; al raggiungimento dei requisiti per il pensionamento è possibile ottenere una rendita o, in caso di montati bassi, un capitale, ma non si può riscattare completamente la posizione; anche se non sono da trascurare le anticipazioni secondo le norme di legge: prima casa, ristrutturazioni, spese mediche (fino al 75%)o senza motivazioni (al massimo il 30%, dopo otto anni di adesione).
Finora, a disposizione dei metalmeccanici iscritti a Cometa c’è solo la possibilità di iscrivere i figli a fondi pensione aperti e piani individuali pensionistici: forme che presentano costi superiori e non sempre offrono un’efficienza maggiore rispetto alle forme negoziali. Il presidente di Cometa, Fabio Ortolani, motiva la scelta di estendere ai familiari a carico con l’obiettivo di fidelizzare gli aderenti: una mossa che mira a frenare il passaggio degli iscritti a Cometa a forme individuali, in particolare i Pip, sul pressing di intermediari economicamente motivati; Cometa, così come gli altri fondi pensione di categoria, sono strutture senza fine di lucro. Da quando i metalmeccanici potranno iscrivere i propri figli a Cometa? L’iter prevede che dopo il via libera del Cda, la parola passi alla Covip che dovrà vagliare la riforma dello statuto. Entro settembre l’estensione ai familiari a carico dovrebbe essere cosa fatta.
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