Ecco come è stato scelto il quinto commissario della Covip

La sorpresa è stata tale che la notizia è passata praticamente inosservata: anche se non si tratta di una nomina di poco conto e va a riempire l’ultima casella dell’organigramma di Covip, la commissione di vigilanza sui fondi pensione. Venerdì scorso l’esecutivo ha avviato le procedure per la nomina a commissario Covip di Rino Tarelli, mentre è rimasto deluso chi sperava che il governo scegliesse il successore di Lamberto Cardia alla guida della Consob o quello di Claudio Scajola al Ministero delle Attività Produttive. Romano, 66 anni, Tarelli è stato segretario generale della Fp-Cisl, ossia il leader dei cislini nella pubblica amministrazione con numerosi incarichi a livello nazionale e internazionale con la casacca del sindacato guidato da Raffaele Bonanni, di cui è considerato un grande elettore.

Tarelli era stato nominato commissario straordinario nel novembre 2008 di Ipost, l’ente di previdenza del Gruppo Poste Italiane, che ha guidato fino alla sua soppressione. Con la nomina di Tarelli, la Covip completa la sua squadra di commissari composta da Eligio Boni, Giancarlo Morcaldo, Giuseppe Stanghini, oltre al presidente Antonio Finocchiaro. Tarelli va a sostituire Bruno Mangiatordi, che ha concluso il suo mandato nel maggio scorso. In questo giro, l’iniziativa di scegliere il successore di Mangiatordi doveva essere il Ministero dell’Economia; la commissione ha sempre dato rappresentanza a ciascuno dei sindacati maggiormente coinvolti nella previdenza complementare. Toccava, in altre parole, a un soggetto gradito a Cgil, scelto da via XX settembre. Invece l’iniziativa di nominare in Covip il cislino Tarelli è venuta dal Ministero del Welfare.

In questi mesi, erano circolati diversi nomi per la sostituzione di Mangiatordi in Covip: alcuni hanno declinato l’invito (l’incarico di commissario prevede l’incompatibiità con tutte le altre attività lavorative, compreso l’insegnamento), mentre almeno in un caso, secondo fonti di «Plus24», il ministero ha chiesto la disponibilità a ricoprire l’incarico ad una persona, senza poi procedere alla sua nomina. L’iter della sua nomina dovrebbe esaurirsi nel giro di pochi mesi e consentire l’insediamento dopo il via libera delle commissioni parlamentari, che devono valutare la corrispondenza della candidature ai requisiti di onorabilità e professionalità previsti dalla legge. Tarelli è laureato in Lettere presso l’Università La Sapienza e la sua esperienza nel settore previdenziale è circoscritta al periodo di commissario di Ipost. La nomina dell’ex leader Cisl nella pubblica amministrazaione viene vista come un buon auspicio per il decollo della previdenza complementare tra i dipendenti pubblici; proprio l’altro giorno è stata annunciata la nascita di Fondo Sirio, rivolto ai 300mila lavoratori negli enti pubblici non economici e nelle Agenzie fiscali , e di Fondo Perseo, destinato al personale della sanità e degli enti locali (1.325.000 dipendenti).

Particolarmente fitta l’agenda Covip in questo autunno: la definizione dei rischi biometrici, che consentiranno ai fondi pensione di erogare direttamente le rendite ai pensionati; ma anche e soprattutto il nuovo testo del decreto che definisce criteri e limiti di investimento, oltre che i conflitti di interesse, che prenderà il posto del vetusto 703/96. Tra i dossier aperti in Covip c’è la metodologia di vigilanza «risk based» o «a punti», le linee guida per i trasferimenti delle posizioni, la standardizzazione della modulistica delle forme previdenziali e della modalità di collocamento dei fondi pensione.

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