Le pagliuzze e le travi tedesche sull’età della pensione

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I colleghi di Radiocor registrano una notizia che offre un bello spunto di dibattito per la ripresa post-vacanze.
Germania: età media pensione scende a 64 anni nel 2015 (dopo un periodo di aumento). Il governo vorrebbe che salisse
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Berlino, 22 ago – La settimana scorsa la Bundesbank, la Banca centrale tedesca, ha sollevato molte polemiche in Germania, e in Europa, evocando la necessita’ di aumentare l’eta’ pensionabile a 69 anni ma gli ultimi dati dimostrano che in Germania l’eta’ media di accesso alla pensione e’ in lieve calo invece di aumentare come e’ nei piani del Governo. Anche se l’attesa di vita e l’eta’ media della popolazione e’ in continuo aumento, l’anno scorso i tedeschi sono andati in pensione in media a 64 anni da 64,1 anni nel 2014. E’ quanto riporta ‘Der Spiegel’, citando i dati dell’ente pensionistico tedesco (Deutsche Rentenversicherung) e aggiungendo che i tedeschi usano sempre di piu’ le norme, approvate nel 2014, che permettono di andare in pensione a 63 anni, anche senza penalizzazione, a fronte di periodi di contribuzione molto lunghi. Negli anni precedenti l’eta’ media della pensione in Germania e’ costantemente aumentata rispetto ai 62,3 anni del 2000 grazie all’aumento del requisito dell’eta’ e alla progressiva cancellazione dei prepensionamenti. La proposta della Bundesbank, che definiva “inevitabili” alcuni aggiustamenti alle norme attuali, prevedeva un progressivo aumento dell’eta’ pensionabile a 69 anni entro il 2060 ma un sondaggio, diffuso venerdi’ scorso dall’istituto Tns Emnid per conto del settimanale ‘Focus’ ha mostrato che l’80% dei tedeschi sono contrari e solo il 16% ritiene che una misura di questo tipo sara’ prima o poi necessaria. Anche il portavoce del Governo Merkel aveva ribadito che la posizione ufficiale dell’esecutivo e’ mantenere la tabella di marcia che prevede un graduale aumento dell’eta’ per la pensione da 65 a 67 anni entro il 2030. Contemporaneamente i contributi in busta paga per la pensione non dovranno superare il 22% del salario lordo e il tasso di copertura non dovra’ scendere sotto il 43% del salario medio (rispetto all’attuale 48%). Il ministro per gli Affari sociali, Andrea Nahles (Spd), ha convocato per ottobre un vertice tra datori di lavoro, sindacati e altre parti sociali per discutere del sistema pensionistico.
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Sullo sfondo, il dibattito di qualche anno fa tra Schroeder che aveva alzato l’età della pensione e Merkel che l’aveva abbassata.