Enasarco, trasparenza cercasi in Commissione di vigilanza (con chi si presenta)

Enasarco è un importante ente previdenziale che gestisce quasi 5 miliardi di euro in portafoglio mobiliare e circa 4 sotto forma di immobili. A vigilare sulla sua “stabilità” molti ministeri e una Commissione parlamentare bicamerale di vigilanza (la Covip vigila invece sui suoi investimenti). Per questo le audizioni in Commissione sono il momento clou nel rapporto tra vigilante e vigilato. Eppure qualcosa è andato storto nell’audizione della scorsa settimana: il presidente di Enasarco Brunetto Boco non si è presentato in Parlamento adducendo “impegni istituzionali”, come riferito dai due vicepresidenti che ne facevano le veci e che si scusavano per la loro scarsa conoscenza della materia, avendo da poco assunto le cariche.

Come è possibile osservare nel video della seduta – http://webtv.camera.it/archivio?id=7141&position=0 – il presidente della commissione Lello Di Gioia non l’ha presa bene: “L’assenza di Boco è un’offesa alla Commissione. Non abbiamo mai ricevuto i documenti promessi nella precedente audizione, questè non è un comportamento corretto”, ha detto. “Impegni istituzionali? Gradiremmo non avere scuse diplomatiche”, ha aggiunto.

Sono seguite le domande – inevase – dei parlamentari che hanno chiesto a chi rappresentava Enasarco una serie di quesiti cruciali per la stabilità e soprattutto la trasparenza della Cassa: dagli investimenti in paradisi fiscali, a rendimenti inchiodati allo 0,66%, al possibile conflitto di interesse del presidente nell’assegnazione di un mandato per l’assistenza sanitaria assicurativa a una soggetto, Unisalute, jointventure di FondEst di cui è vicepresidente. Fino agli omissis che occultano alcuni passaggi del mandato e ai quesiti sull’opportunità di investire nell’immobile che ospita la Borsa di Budapest. Temi sollevati in diversi articoli del Sole 24 Ore degli ultimi anni e di cui hanno chiesto dettagli anche diversi iscritti: tra tutti i promotori finanziari i quali, rappresentati da Anasf, hanno l’obbligo di una doppia contribuzione di primo pilastro e cercano da anni di fare a meno dell’obblligo di versare i proprio contributi a Enasarco.

La seduta è stata aggiornata al 26 novembre prossimo. Ci sarà Boco? Per il presidente della Commissione Di Gioia non è un problema: “Avendo avuto oggi impegni istituzionali – ha detto -, ci importa poco se la prossima volta ci sarà o meno”.